E’  possibile dare delle regole sull’utilizzo del PC o dello smartphone? cosa dire a mio figlio? come devo dirglielo per evitare che si arrabbi? è utile dare regole?

Sono tutte domande legittime e credimi,  hai tutta la mia comprensione. Creare delle regole per l’utilizzo dei dispositivi tecnologici e fare in modo che possano essere seguito dai ragazzi è una delle cose più difficili per genitori ed educatori. Soprattutto in questi ultimi anni, in cui il tempo trascorso a casa è notevolmente aumentato per cause esterne.

Quel che è certo è che molti ragazzi trascorrono molto tempo davanti allo schermo e comprendere quando questo utilizzo è eccessivo è fondamentale per preservare la loro salute psicofisica.

Quando l’utilizzo diventa eccessivo? Quando io come genitore devo impormi e farlo smettere di utilizzare il cellulare?

Come sempre quando si parla di educazione e relazioni la risposta non è univoca e certa.

Voglio provare a fornire qualche suggerimento che ho visto nel tempo essere utile.

AMPLIA IL PUNTO DI OSSERVAZIONE

Prova a pensare prima di tutto al benessere generale di tuo figlio, senza focalizzarti solamente su quanto tempo spende davanti al pc o allo smartphone.

Qual’è lo stato di benessere generale di tuo figlio?

Osserva questi aspetti della sua quotidianità:

  • durante la settimana riesce a trovare del tempo per fare attività fisica?
  • passa del tempo con amici o compagni di classe?
  • quando utilizza il telefono o il pc, lo fa anche per stare in contatto con amici o compagni di gioco?
  • riesce a trovare ogni giorno del tempo da trascorrere con voi genitori (i momenti dei pasti, oppure il parlare di quello che ha fatto a scuola, etc..)?
  • ha delle passioni al di fuori di Internet?

Tutte queste domande possono aiutarti per farti un’ idea di quanto il tempo passato seduto davanti al pc possa essere più o meno eccessivo, osservando la situazione da un punto di vista più ampio.

Certamente, se alla maggior parte delle domande ti risponderesti “no”, potrebbe essere che l’utilizzo della tecnologia sia un segnale di un eventuale malessere più profondo, come ad esempio uno stato depressivo, importanti difficoltà relazionali, un disturbo ansioso, o uno stato di angoscia rispetto al mondo esterno.

Non è tanto la quantità di tempo trascorsa davanti allo schermo, ma piuttosto quanto questa attività occupa all’interno della settimana di tuo figlio.

Per questo, in certi casi è necessario che tu intervenga e metta dei limiti.

METTERE LIMITI ADEGUATI

Se pensi che sia necessario il tuo intervento per regolarizzare l’utilizzo che tuo figlio fa dei mezzi tecnologici, comprendere come è possibile mettere dei limiti è fondamentale.
Le regole sull’utilizzo del pc o del cellulare non dovrebbero mai essere troppo rigide, ma devono contenere sempre un certo grado di flessibilità.

E’ importante, soprattutto con i ragazzi adolescenti, discutere di queste regole e utilizzarle all’interno di patti educativi.

Imporre qualcosa è sempre più difficile, rispetto ad accordarsi su una certa regola da seguire.

Ecco alcune strategie utili:

Cerca di essere empatico:

comprendi il bisogno di un ragazzo di utilizzare per un certo tempo il pc. All’interno di Internet può trovare amici, divertimento, distrazione dalla noia o dalla pesantezza dello studio, può scoprire nuove cose. Internet li permette di evadere dalla quotidianità, ed, in una certa misura, questo è un bisogno da rispettare.

Sii flessibile:

se ha svolto bene i compiti, se è stato di parola rispetto a quanto avete pattuito, se ha aiutato in casa a fare determinate faccende, allora puoi decidere di premiarlo concedendogli di utilizzare il pc per più tempo rispetto al solito.
In questo caso è importante che gli spieghi perché lo stai premiando, definendo quanto tempo in più avrà a disposizione.

Chiarisci le regole del gioco:  

per quanto tempo potrà utilizzare il pc o il cellulare?, in che momenti? lo potrà fare quando è a tavola? cosa succede se non rispetta le regole?

Tu e tuo figlio avete bisogno di sapere quali sono i confini entro cui vi state muovendo. Questo non ti garantirà che le regole saranno rispettate, ma darà la possibilità a tuo figlio di sapere quali sono i confini e quando gli sta oltrepassando.

Offrirgli delle alternative:

Alle volte i ragazzi utilizzano Internet per sfuggire alla noia e alla frustrazione generata da pomeriggi vuoti e privi di stimoli.
Per aiutarlo a rimanere all’interno dei limiti che avete pattuito proponigli attività alternative, prova a condividere con lui cosa potrebbe fare al posto di accendere il PC.
In questo senso è importante che tu come genitore gli dai la possibilità di fare delle esperienze, come può essere la pratica di uno sport o di un hobby.

Personalmente, credo che non sia utile ai ragazzi essere sovraccaricati di impegni extrascolastici al solo scopo di tenerli impegnati, ma, allo stesso tempo, l’assenza completa di attività da svolgere dopo la scuola o nei weekend può spingere l’adolescente a riempire i momenti di noi passando il tempo davanti allo schermo.

Coltiva la relazione e comportati da modello positivo: 

pretendere che tuo figlio stia poco tempo davanti al pc, o non utilizzi il cellulare a tavola, mentre tu sei il primo a rispondere ad una chiamata quando siete insieme non è una buona strategia.
L’educazione avviene soprattutto per imitazione. Genitori che utilizzano poco il cellulare davanti ai figli, difficilmente troveranno problemi a gestire il tempo dei figli davanti allo schermo.

Quindi, passa del tempo a parlare con tuo figlio, cerca di guardarlo sempre negli occhi, non utilizzare i messaggi via WhatsApp per comunicare con lui quando non è necessario, privilegia sempre lo scambio diretto faccia a faccia.
La comunicazione va insegnata e tu sei il primo insegnante di tuo figlio.

Cosa fare se tuo figlio non rispetta le regole che avete stabilito?

Introdurre nuove regole e nuovi limiti non è semplice. Spesso i ragazzi reagiscono con opposizione e rabbia quando si trovano davanti a nuovi limiti da rispettare. Probabilmente ti troverai ad affrontare momenti di conflitto, di protesta. Tuo figlio si arrabbierà e proverà a varcare i confini che hai tracciato.
Questo è un comportamento assolutamente naturale che fa parte del bisogno dell’adolescente non solo di avere dei limiti, ma di poter testare quanto questi limiti siano forti e resistenti.

“Cosa succede se vado oltre?”, “mia madre o mio padre fanno sul serio?”, “forse se insisto e mi ribello potrò subito ottenere ciò che voglio..”
è probabile che tuo figlio si faccia alcune di queste domande.

Non basta mettere dei limiti, ma bisogna prepararsi alla possibilità che vengano violati e contestati. L’adolescente ha bisogno di metterti alla prova così da trovare la propria identità e proseguire nel suo percorso di crescita.

Ecco qualche suggerimento su come affrontare eventuali conflitti:

Evita inutili discussioni: 

una volta che hai spiegato il motivo delle regole, non servono altre giustificazioni. Non serve che cerchi di convincere tuo figlio di quanto sia giusta questa regola, probabilmente se lui vuole utilizzare per tanto tempo internet non sarà mai d’accordo con te. Se tu e il tuo partner siete d’accordo su una determinata regola è importante che uniate le forze affinché tale regola venga rispettata. Dovrete anche essere pronti a prevedere delle conseguenze se questo non accade.

Certo, ogni situazione va valutata anche in base all’età. Un ragazzo di 9 o 10 anni non può essere trattato come uno di 16 o 17. Più tuo figlio si avvicina alla maggiore età, più è necessario che le regole vengano discusse insieme e si arrivi a dei compromessi o patti educativi.

Prima confrontati col tuo partner: 

è importante che entrambi i genitori siano d’accordo e abbiano la stessa idea in merito a quali regole fornire ai figli. Se questo non avviene tuo figlio percepirà confusione e si sentirà autorizzato a cercare l’alleanza con uno o l’altro genitore, a seconda di ciò che vuole ottenere. Questo è un aspetto cruciale in ogni aspetto dell’educazione dei figli.

Anche quando c’è conflittualità nella coppia, bisogna fare di tutto per essere uniti come genitori.

Supera il senso di colpa: 

Inizialmente, potresti avere la sensazione di stare privando tuo figlio di qualcosa di utile per lui. Potresti pensare che quello che stai facendo non è giusto e lo danneggia. Lui potrebbe dirti: “tutti i miei amici stanno giocando a quel gioco proprio ora e se io non gioco rimarrò escluso”. Non farti influenzare. Non sarà non giocare al quel gioco in quel momento a determinare la sua esclusione o inclusione nel gruppo. Non sarà la privazione di quel momento, ciò che determina la sua felicità o infelicità.

Tutti i ragazzi hanno bisogno di limiti, e di scontrarsi con essi. Il fatto che manifestino opposizione e disappunto è del tutto normale.

Proponi dei patti:  

Soprattutto quando si tratta di adolescenti, può esserti utile costruire dei patti educativi con tuo figlio. Se pensi che la regola che hai deciso è troppo rigida per lui, coinvolgilo nella decisione.

Pensa a cosa vuoi ottenere mettendo quel determinato limite, comunica questa cosa a tuo figlio e proponigli di poter modificare questa regola entro un certo margine. E’ importante che sia sempre tu a fornire i confini entro i quali ci si può muovere per creare il patto. Tuttavia, comprendere anche il bisogno di tuo figlio di dover seguire un determinato evento su YouTube, oppure giocare ad un determinato gioco ad un determinato orario, può aiutarti a diminuire il conflitto con lui e rendere la regola imposta più efficace.

Magari tuo figlio è convinto che utilizzare il Pc o il cellulare oltre l’orario consentito non gli impedirà di alzarsi presto la mattina seguente ed essere pronto per arrivare a scuola in orario? Mettilo alla prova.

Se dimostrerà di riuscire ad autoregolarsi sarà una grande conquista sia per te, che per lui. In caso contrario avrai l’opportunità di riflettere insieme a lui di quanto sia necessario aiutarlo a limitare il tempo trascorso davanti allo schermo così da poter rispettare gli altri impegni della sua vita.

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