“Depression is when you can’t feel at all. Anxiety is when you feel too much” -Katie Crawford –

Mi capita spesso di ritrovarmi in studio con ragazzi o ragazze che mi dicono di sentirsi ansiosi, di soffrire di attacchi di panico, o di sentirsi pervasi da un continuo stato di angoscia.
Non è mia intenzione presentarti definizioni cliniche o il sunto delle ultime teorie sul tema. Credo sia molto più utile condividere con te la mia esperienza clinica e alcuni spunti di riflessione.
Se vorrai approfondire l’argomento da un punto di vista più scientifico puoi sempre contattarmi e sarò lieto di indicarti libri o articoli specifici su queste tematiche.

“mi sento col battito accelerato”, “faccio fatica a stare fermo”, “guardo continuamente il cellulare, invece che studiare”, “mi sento un pugno dentro lo stomaco”, “quando devo fare quella cosa lì, mi blocco e rimango paralizzato senza riuscire a fare nulla”….
Queste e altre sono solo alcune delle frasi che sento raccontare dagli adolescenti che frequentano il mio studio.
È difficile definire cosa sia l’ansia, bisogna provarla sulla propria pelle per capire cosa significa e per poter comprendere il disagio che provoca nella persona.

Come capire se sto soffrendo d’ansia?

Alcuni dei sintomi più comuni riferiti da chi sperimenta questo disturbo sono raggruppabili in queste esperienze comuni:

  • Sudo in continuazione
  • Mi sento costantemente agitato e irrequieto.
  • Alle volte sento il mio cuore accelerare senza ragione.
  • Non riesco a concentrarmi e mantenere l’attenzione su quello che voglio.
  • Sento un costante bisogno di muovermi.
  • Sento la testa pesante.
  • ho sempre bisogno di mettere qualcosa sotto i denti.
  • Non riesco a smettere di fumare una sigaretta dietro l’altra (per fumatori).

Forse ti riconoscerai in alcuni di questi sintomi, o forse ne hai provati altri in forma diversa. Ogni ragazzo vive le emozioni a suo modo, sia quelle positive, che quelle negative. Quindi, è del tutto normale che ognuno di noi sperimenti l’ansia in maniera del tutto personale.
Tuttavia, dalla mia esperienza ritengo che alcuni vissuti si ripetono costantemente negli adolescenti che manifestano un disturbo d’ansia.

Quando si manifesta?

Fai attenzione se ci sono momenti specifici in cui ti senti particolarmente ansioso. Può essere prima di una verifica, al primo appuntamento con una ragazza o un ragazzo, prima di una gara importante o del saggio musicale. Oppure, ti arriva proprio quando pensi di essere tranquilla, mentre sei stesa sul divano, o a tavola con i tuoi genitori.

Fare attenzione alle circostanze in cui l’ansia si manifesta può essere di grande aiuto per comprenderne il suo significato.

Ricordati che riuscire ad attribuire un senso a quello che stai vivendo, è il lavoro principale che dovrai fare se vuoi uscire dai tuoi problemi d’ansia.

È come avere una torcia in mezzo ad una strada avvolta dalla nebbia. La luce della torcia ti permetterà di muoverti con sicurezza verso casa.

Da dove nasce?

Ti sei mai chiesto da dove arriva tutta quest’ansia?

Anche qui non posso darti una risposta universale. Ogni persona porta con sé la sua storia personale e ogni forma d’ansia ha un significato diverso. Tuttavia, è esperienza comune per me e per altri miei colleghi notare come l’ansia sia alimentata da alcune emozioni o sentimenti specifici.

Rabbia
La rabbia inespressa, non manifestata, tenuta nascosta al tuo interno può diventare un ottimo combustibile per alimentare quel groviglio di sensazioni negative che vanno poi a costituire il vissuto d’ansia.
Alle volte percepire la propria rabbia, comprendere cosa ti fa arrabbiare e trovare il modo di esprimerla può essere di grande aiuto nell’abbassare il livello d’ansia.

Paura
La paura alle volte si associa alla rabbia, in certi casi può anche essere all’origine della tua rabbia. Pensa a quante volte ti sei sentita frustrata per non riuscire a fare una cosa che desideravi fare, ma la paura ti ha bloccata. In questo caso, ciò che avrai percepito è un certo senso di impotenza, e ti assicuro che il sentirsi impotenti davanti a qualcosa o qualcuno provoca una grande rabbia.
La paura, quando diventa troppa, quando diventa un’emozione che ti paralizza e blocca il tuo comportamento, senza che ci siano pericoli reali, si trasforma in ansia e crea disagio.

Impotenza
Ritengo che il sentimento di impotenza sia forse uno dei sentimenti maggiormente presenti nelle persone che soffrono d’ansia.
All’interno della percezione della propria impotenza si trovano spesso sia emozioni di rabbia, che di paura. L’impotenza ti fa sentire completamente bloccata, incapace di reagire, senti di non riuscire ad andare avanti nella tua vita e questo ti crea un senso di frustrazione rabbia.
L’impotenza può essere legata alla paura del verificarsi di un evento o di una situazione che pensi di non poter gestire, oppure qualcosa che ti può fare del male o da cui puoi sentirti travolgere.
Dal mio punto di vista affrontare le proprie paura, riconoscere la propria rabbia sono azioni fondamentali per imparare a gestire l’ansia.

Come superare l’ansia?

Potrà sembrarti scontato, ma un primo ed importante passo per superare l’ansia, è riconoscerla. Essere consapevoli di essere intrappolati in uno stato ansioso ti permette di mettere le basi per riacquistare uno stato di benessere.

Solitamente quando ti accorgi che le sensazioni che stai provando non sono più fisiologiche, ma stanno prendendo una forma diversa, diventano invadenti e impattanti nella tua quotidianità, sarà quello il primo momento in cui ti chiederai se è il caso di rivolgerti ad un esperto che possa aiutarti.

Personalmente credo che sia abbastanza comprensibile attendere un po’ prima di avere il coraggio di prendere in mano il telefono, comporre il numero dello psicologo e prendere un appuntamento. Pensare di potercela fare da soli è anche un segno di volontà, di fiducia in se stessi, di non volersi arrendere alle prime difficoltà e dimostrare a se stessi di potercela fare.

Tuttavia, se il periodo di malessere persiste per settimane, o addirittura mesi, può diventare rischioso non affrontare il problema con il professionista adatto.
L’ansia, se non la si affronta con l’atteggiamento giusto, tende a cronicizzarsi ed andare a strutturarsi all’interno della personalità della persona.

Pensa ad un marinaio che si ritrova nel mezzo dell’oceano sulla sua barca e all’improvviso sopraggiunge una tempesta. All’inizio, probabilmente, cercherà di fare ricorso a tutte le sue conoscenze e risorse per riuscire a raggiungere la riva più vicina, prima che le onde possano travolgerlo. Ma col passare del tempo, nel constatare di non essersi minimamente avvicinato a riva, o peggio, di ritrovarsi sempre più lontano, sarà costretto a chiedere aiuto a qualche nave soccorso in modo da poter essere guidato in sicurezza verso la costa. Più ritarda il tempo tra l’arrivo della tempesta e la richiesta d’aiuto, più aumenta il pericolo che l’intervento di salvataggio diventi inefficace.

Considera che, intervenire prima significa superare più velocemente il problema e, di conseguenza, disperdere meno energie di tempo e di soldi.

Se sei un adolescente e hai il dubbio di soffrire d’ansia, se sei un genitore e credi che tuo figlio stia sperimentando questa problematica, o semplicemente vorresti confrontarti con un esperto di questa tematica, mi puoi contattare compilando il form sottostante.

Contatti

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