I recenti casi di cronaca stanno riportando alla luce il rischio di suicidio tra i giovani e giovanissimi.
- Cosa si cela dietro questo gesto estremo?
- Cosa posso fare io come genitore?
- Come riconosco se mio figlio è a rischio di suicidio?
Come sempre in questi casi, dare una risposta univoca è difficile. Ogni ragazzo può esprimere il proprio disagio in maniera differente.
Tendenzialmente, nella mia esperienza ho visto che i ragazzi mandano dei segnali. Possono essere video o messaggi lasciati sui social, un cambio di look, un cambiamento nelle abitudini quotidiane.
Se mantieni uno sguardo attento probabilmente ti accorgerai che c’è qualcosa che non va.
Alcuni giovani che stanno pensando al suicidio fanno sapere alle persone a loro vicine che stanno soffrendo e sono aperti al bisogno di aiuto. Altri nascondono i loro sentimenti alla famiglia e agli amici.
Se ti chiedi se tuo figlio è a rischio suicidio, forse il modo migliore per saperlo è chiederglielo.
Lo so, non è facile parlare con tuo figlio di queste cose. Domandargli se sta male, se sta soffrendo, se a volte ha pensato di farsi del male.
Sono domande che ti mettono in ansia, che ti fanno paura.
Tuttavia, ti assicuro che farle può essere molto importante. Alle volte condividere paure e sofferenza può renderle meno potenti, meno distruttive.
Un genitore spesso teme che parlare di suicidio possa rendere questo gesto più probaile, ma in realtà non è cosi.
Per un ragazzo che ha difficoltà ad ammettere di aver bisogno di aiuto, sentire la propria mamma o il proprio papà che si avvicina a lui e gli pone delle domande, lo fà sentire compreso e gli trasmette l’idea che parlare di ciò che fa star male è possibile e utile.
Dare la possibilità ad un ragazzo di esprimere la propria sofferenza e i propri pensieri suicidi può significare salvargli la vita.
Detto questo non sempre è facile comunicare con i propri figli. Alle volte la comunicazione è bloccata.
Se per qualsiasi motivo non riesci a parlare apertamente con tuo figlio, puoi comunque prestare attenzione ad alcuni segnali:
- Isolamento da amici e familiari
- Difficoltà a mangiare o a dormire
- Sbalzi d’umore
- Comportamento sconsiderato
- Aumento dell’uso di alcol o droghe
- Dare via le proprie cose
- Parlare di sentirsi senza speranza o in trappola
- Parlare di essere un peso per gli altri o di non appartenere al gruppo
- Scrivere o disegnare sul suicidio o recitarlo per gioco.
Inoltre, è importante sapere che esistono alcuni fattori di rischio che possono rendere alcuni adolescenti più vulnerabili al suicidio rispetto ad altri.
Ad esempio, una storia familiare di suicidio, l’aver subito atti di bullismo, il facile accesso a droghe o farmaci potenzialmente pericolosi. Anche problemi di salute mentale, come depressione, disturbi di personalità e disturbi alimentari
Se pensi che tuo figlio possa stare attraversando un periodo di sofferenza emotiva, se lo vedi particolarmente triste, ti sembra diverso dal solito, oppure se riconosci alcuni dei segnali che ti ho descritto sopra, non esitare a contattarmi per chiedere un confronto.
L’intervento tempestivo è uno dei fattori più determinantii nel prevenire il suicidio negli adolescenti e nei giovani adulti.
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