Solitamente, quando parlo di depressione a qualche genitore, la prima cosa che gli viene in mente è che suo figlio dovrebbe essere sempre triste, spento, con lo sguardo annoiato e perso nel vuoto.
Del resto, fa parte del linguaggio comune utilizzare la parola “depressione” per identificare lo stato emotivo di una persona che ci appare triste e con sguardo spento. Pensiamo al depresso come a qualcuno che passa tutto il tempo sul letto e non trova la forza per fare nulla.
Certamente questi sono alcuni dei segnali con cui tende a manifestarsi la depressione, ma per gli adolescenti non sono certo gli unici.

Durante un’esperienza di stage presso una clinica che ho fatto durante il mio percorso universitario, ricordo il mio supervisore che mi faceva notare come la maggior parte dei ragazzi che incontravamo durante i colloqui clinici apparivano frustrati e arrabbiati, più che depressi. L’umore depresso veniva fuori in seguito, dopo alcuni colloqui, o dal racconto dei genitori.
La frustrazione e la rabbia sono sentimenti ed emozioni secondarie nella depressione, ovvero che stanno più in superficie e che diventano visibili agli altri.
Questo è del tutto comprensibile.
Pensaci, quando sei arrabbiato hai il vantaggio di poter dare la colpa a qualcun’altro. C’è un’altra persona che ti ha fatto un torto, che è stata più brava di te, che ti ha fatto sentire male.
La tristezza invece spesso l’avverti come qualcosa che viene solo da te, spesso non è facile risalire al motivo per cui sei triste, e tendi a chiuderti sempre più in te stesso.
Mentre la rabbia viene vissuta come un’emozione carica di energia, la tristezza rimanda ad un senso di impotenza e rassegnazione.
Gli adolescenti probabilmente preferiscono esternare rabbia e irritabilità per evitare di sentirsi completamente inermi davanti al dolore e al senso di smarrimento che sentono dentro di loro.

Quando rabbia e irritabilità possono essere segnali di un malessere più profondo?

Noti che tuo figlio è spesso arrabbiato con te?, appena gli fai un appunto o gli chiedi di fare qualcosa risponde in maniera scontrosa?, alle volte cerchi di fare un gesto gentile e lui ti risponde male?
In questi casi la prima cosa da fare e cercare di capire se questi suoi atteggiamenti avvengono solo in casa o anche negli altri ambienti che frequenta.
Per esempio, cerca di capire se gli capita di arrabbiarsi anche con gli amici e gli insegnanti, oppure si comporta così solo con voi genitori.

Se la sua rabbia è presente in ambienti sociali differenti e si manifesta per un periodo prolungato nel tempo superiore ai tre/sei mesi, potrebbe essere il segnale di un malessere più profondo.

In questi casi è importante osservare se ci sono anche altri segnali che possono farci supporre la presenza di uno stato depressivo.

Cosa fare se sei preoccupato?

Se hai il dubbio che la rabbia di tuo figlio o tua figlia sia un segnale di depressione ho tre suggerimenti per te:

Prova a parlare con tuo figlio.

Chiedigli se c’è qualche situazione che lo preoccupa. Potrebbe essere qualche fatto successo a scuola, una litigata con un amico, una delusione amorosa, o l’essere finito dentro una situazione complicata da cui non riesce ad uscire.
Non avere paura di parlare con lui. Magari non ti dirà nulla, risponderà con la solita frase: ”no, non c’è nulla che non va, tranquilla mamma è tutto ok”. tuttavia, apprezzerà il fatto che ti sei interessata a lui.

Questo atteggiamento di attenzione verso di lui dovrebbe essere quotidiano, non qualcosa di sporadico. È importante che tuo figlio percepisca la tua presenza e la tua disponibilità ogni giorno della settimana.

Se deciderà di aprirsi con te e raccontarti ciò che lo preoccupa, ascoltalo senza giudicare e senza pretendere di risolvere subito la situazione. Ascoltalo e basta. Cerca di trasmettergli che comprendi la sua preoccupazione, e che puoi aiutarlo a trovare una soluzione.

Alle volte non potrai sapere qual è la soluzione migliore per lui, ciò nonostante il solo fatto di essere lì con lui nella difficoltà, lo farà sentire meno solo e gli darà fiducia.

Cerca di osservare in che momenti manifesta maggiore irritabilità.

Quando ti sembra più irritato o di umore cupo? Solo quando è a casa? o anche a scuola i professori hanno notato questi suoi stati d’animo?

La rabbia è indirizzata soprattutto verso voi genitori o anche verso amici e altri adulti di riferimento?

Se tuo figlio sembra essere irritato solo in certi momenti della giornata, magari la mattina quando deve andare a scuola, o il pomeriggio perchè deve fare i compiti, è probabile che ciò non sia un sintomo di un disturbo depressivo, quanto piuttosto la normale reazione al dover fare qualcosa che non gli piace.
Tieni conto che è normale per un adolescente dirigere la rabbia verso i propri genitori, piuttosto che nei confronti dei propri pari. Questo succede perché i ragazzi, così come gli adulti, tendono a sfogare la propria aggressività quando si sentono al sicuro dalle possibili reazioni dell’altro. Sanno che, difficilmente, un genitore risponderà violentemente alla loro aggressività. Viceversa, esprimere rabbia verso un coetaneo o un gruppo di amici significherebbe rischiare di doverne subire la reazione e magari di venire escluso dal gruppo.

Quindi se lo vedi sereno e aperto alle relazioni amicali, probabilmente non sta vivendo una forma depressiva.

Se invece la sua irritabilità è presente tutti i giorni, in molti momenti della giornata e in contesti diversi, può essere che alla base ci sia un disagio più profondo, un malessere generale che lo fa sentire confuso e che gli causa sofferenza.

In questi casi è importante monitorare la situazione, non assillarlo con continue domande o richieste che non può soddisfare. Rimani disponibile e interessata a lui, senza forzarlo nella conversazione.

Quando rivolgersi ad un esperto?

Alcuni segnali a cui dovresti prestare attenzione:

  • La situazione persiste per più di quattro settimane e non vedi segnali di cambiamento.
  • Noti alterazioni nel ritmo sonno-veglia.
  • Tuo figlio sembra incapace di portare avanti attività che prima faceva quotidianamente.
  • Osservi una diminuzione della sua vita sociale e la tendenza ad isolarsi.

Se vuoi informazioni più approfondite sui sintomi tipici della depressione in adolescenza ti consiglio di leggere l’articolo che ho scritto proprio su questo tema: la depressione in adolescenza.

Dubiti che la rabbia di tuo figlio possa nascondere un disagio più profondo?

Contattami attraverso il form sottostante e potremo insieme valutare la situazione.

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